Nell’ambito della Programmazione del Servizio Civile Universale, nella scadenza di maggio 2020 gli enti con sede nella Regione Marche, accreditati all’Albo Unico del Servizio Civile Universale, hanno presentato al Dipartimento un unico programma, per la realizzazione di 37 progetti per l’impiego 663 Operatori Volontari del Servizio Civile Universale nella nostra Regione..
Gli enti aderenti: Grimani Buttari; Comune di Macerata; Comune di Fermo; Comune di Ascoli Piceno; Comune di Ripatransone; Unione Montana Potenza Esino Musone; Associazione Spazio Cultura, ASUR Marche.
Con piacere gli 8 enti co-programmanti hanno aderito alla proposta della Grimani Buttari di Osimo e la hanno nominata capofila per la presentazione di un Programma che rispettasse le peculiarità del territorio ed amalgamasse le migliori risorse regionali: dal territorio per il territorio. Principi ispiratori del Programma sono stati il Piano Sociale ed il Piano Socio Sanitario vigenti.
Coesione Sociale Marche è frutto di un lavoro di collaborazione e condivisione che vede coinvolti 131 singoli Enti di Accoglienza di cui 104 Comuni delle Marche (su un totale di 224 Comuni totali della Regione), 3 Unioni Montane, 24 enti del Terzo Settore. Coinvolge il “Servizio Regionale Formazione Lavoro e Centri per l’Impiego”, oltre a numerosi partner nei singoli progetti.
Il programma Coesione Sociale Marche, che ha ottenuto un punteggio di 88,8/100, è risultato il secondo più numeroso per numero di progetti (37), su un totale di 938 programmi totali presentati al Dipartimento; tra i primi 15 Enti in Italia per numero di volontari impiegati.
Questo dimostra come la qualità nella progettazione e programmazione del Servizio Civile si possa ottenere anche da piccoli Enti: ogni ente co-programmante contribuisce in modo determinante alla realizzazione del programma, alcuni per le caratteristiche territoriali, altri per quelle di mission.
Ciascuno rappresenta un tassello fondamentale e dimostra come le peculiarità di ogni territorio, (le Marche, l’unica regione al plurale!), sappiano amalgamarsi efficacemente ed in modo trasversale nel sostegno, nell’ inclusione, nella partecipazione delle persone fragili nella vita sociale e culturale del Paese.
I veri attori di questo processo saranno i giovani: 663 saranno quelli impiegati in 37 diversi progetti su tutto il territorio marchigiano. Gli enti co-programmanti hanno tenuto in particolare considerazione le fragilità dei giovani, per questo hanno deciso di riservare 53 posti, dei 663 disponibili, a giovani con minore opportunità: bassa scolarità, difficoltà economiche o disabilità.