Entrano nel vivo i festeggiamenti dedicati a San Catervo, Patrono della Città di Tolentino.

Queste le iniziative religiose e civili che sono state programmate dal Parroco e dall’Amministrazione comunale.

Venerdì 16 ottobre alle ore 18.00 Santa Messa e alle ore 18.30 Adorazione per San Catervo.

Sabato 17 ottobre, Festa di San Catervo: le Sante Messe saranno celebrate alle ore 8.00-9.00-10.00-11.15-16.30. Alle ore 18.00 Santa Messa presieduta dal Vescovo Sua Eccellenza Mons. Nazzareno Marconi e alle ore 19.00 Processione in onore di San Catervo.

Itinerario: Viale Battisti – Piazzale Europa – Piazza dell’Unità – Via Tambroni – Via Parisani – Piazza Martiri di Montalto – Via Filelfo – Piazza Libertà – Corso Garibaldi – Concattedrale San Catervo.

Alle ore 21.00 Santa Messa per i giovani.

Per quanto riguarda il programma civile, venerdì 16 ottobre alle ore 21.15 alla Nuova Chiesa di San Catervo, Concerto in onore di San Catervo del Coro “Giovan Ferretti” di Ancona e del Coro della Cattedrale di Fano.

Sabato 17 ottobre alle ore 21.15, al Politeama Concerto del gruppo vocale “Joy Singers” a cura del Coro Polifonico Città di Tolentino.

Domenica 18 ottobre, alle ore 17.00, sempre al Politeama, Grand Tour delle Marche anteprima show “TolentinoExpo making experience” con la partecipazione di Gioacchino Bonsignore caporedattore del Tg5.

 

La tradizione vuole che Catervio sia stato il primo evangelizzatore della città di Tolentino e proprio ciò abbia comportato il martirio per lui e la sua famiglia, ma come per tutti i martiri loro contemporanei non è purtroppo possibile reperire ulteriori informazioni e dettagli circa il loro operato, quanto piuttosto sul culto loro tributato.
La figura di San Catervo si è dunque strettamente legata alla città di Tolentino di cui è patrono, sebbene questa sia più conosciuta per il celebre San Nicola. Una recente ricognizione dei resti conferma l’antica tradizione tramandataci dalla Chiesa e dall’affetto popolare.
Un’improbabile leggenda piemontese attribuisce a questa santa famiglia di Catervo anche l’evangelizzazione della città di Tortona, di cui sarebbero stati i protomartiri, verso l’anno 68, quando appena giungevano sulle Alpi Cozie altri evangelizzatori quali Priscilla, Elia, Mileto, Marco e Quinto Metello, tutti sfuggiti alla persecuzione neroniana di quattro anni prima. Il Massa, celebre agiografo della santità pedemontana, ricorda Catervio come un uomo ormai centenario. L’intera famiglia si prodigò con nell’evangelizzazione di Tortona, divenendo preziosi collaboratori del primo vescovo San Marciano o Marziano. Precedendolo nel versare il loro sangue per Cristo, divennero così i primi martiri della città e dell’intero Piemonte geograficamente inteso. Questa versione è stata forse ideata per giustificare la presenza nella città piemontese di alcune reliquie dei santi in questione.

Autore
Ufficio Stampa