Coperto dalla giunta Parcaroli il disavanzo tecnico ereditato dalla precedente Amministrazione. La delibera consiliare in cui si registra l’avanzo di oltre un milione e 600mila euro per il rendiconto di gestione 2021, è stata approvata oggi pomeriggio dal Consiglio comunale e rappresenta la chiusura e la sintesi politica, amministrativa e contabile del 2021, la prima ascrivibile al centrodestra.

 

«Un importante risultato di esercizio che consente la copertura del disavanzo tecnico che abbiamo ereditato dalla precedente Amministrazione – ha commentato l’assessore al Bilancio Oriana Piccioni -. Infatti, all’atto del cambiamento del sistema contabile avvenuto nel 2014, il Comune aveva dovuto accertare un disavanzo tecnico da ripianare in trent’anni per un importo di circa 61mila euro l’anno; dal prossimo anno non avremo più questa rata da imputare alla spese corrente. L’avanzo di oltre un milione e 600mila euro ha permesso di ripianare tutto il disavanzo tecnico consentendo di chiudere il rendiconto di gestione 2021 con un avanzo di bilancio – utilizzabile per particolari casi – di 337mila euro: un risultato positivo di cui siamo davvero orgogliosi».

 

«Si tratta di un risultato storico scaturito dall’accuratezza e dal rigore con i quali il sindaco e gli assessori hanno operato in ogni atto amministrativo deliberato considerando anche le difficoltà legate all’emergenza pandemica e gli incentivi offerti ai cittadini e alle attività commerciali (riduzione Tari ed ex Tosap, parcheggi gratuiti) – ha aggiunto la Piccioni -. Un aspetto di criticità del rendiconto possiamo riscontrarlo nell’indebitamento. Negli ultimi anni questo ha avuto una crescita costante legata sia al blocco del rimborso dei prestiti causa Sisma 2016 sia ai mutui contratti dalla precedente amministrazione (2milioni e 600mila euro nel 2018, circa 8 milioni di euro nel 2019 e circa sette milioni e mezzo di euro nel 2020). L’attuale Amministrazione, nell’anno 2021, ha contratto prestiti per poco più di 500mila euro».

 

«Questo importante risultato è stato raggiunto dopo solo 18 mesi dalla nostra Amministrazione con le difficoltà che abbiamo dovuto affrontare tutti in un periodo come quello della pandemia che ci ha visto fronteggiare anche i disagi sociali che ne sono conseguiti – ha concluso la Piccioni -. Un ringraziamento all’impegno del sindaco Parcaroli e dei colleghi di Giunta, al dirigente Simone Ciattaglia e agli Uffici Finanziati del Comune di Macerata».

 

L’Amministrazione partiva a inizio esercizio 2021 con una cassa di oltre 13 milioni. Dopo un esercizio senza mai andare in anticipazione di tesoreria (confermando che i problemi di cassa che l’Ente ha avuto negli anni passati possono considerarsi definitivamente e strutturalmente superati), l’anno è stato concluso con una cassa di oltre 10 milioni.

 

Nel 2021 ci sono stati movimenti di cassa di riscossioni e pagamenti, fra loro sostanzialmente in equilibrio, per oltre 81 milioni. In particolare le riscossioni dei residui attivi su cui l’Amministrazione ha prestato particolare attenzione sono state pari a quasi 15milioni (nonostante la sospensione delle riscossioni coattive dei tributi causa Covid).

 

A fine anno l’esercizio dei residui attivi (somme accertate e non ancora riscosse) è complessivamente pari a circa 53 milioni. Di questi, oltre 22 milioni derivano dalla gestione di competenza del 2021 e sono per cosi dire “fisiologici” in quanto, dato l’esercizio appena concluso, sono mancati i tempi tecnici di riscossione e – come da parassi – andranno gradualmente riscossi nel corso del 2022. I residui da anni precedenti sono invece pari a circa 31milioni (in linea con le grandezze dello scorso anno). I residui attivi, come previsto dalla legge, sono coperti e garantiti da un accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità di oltre 16 milioni.

 

Il fondo rischi contenzioso è pari a oltre 3 milioni 200mila euro, oltre il residuo già riconosciuto per Nuova Via Trento che è la causa principale per la quale sono anche avviate trattative per la transazione. Complessivamente sono accantonati per questo rischio oltre 4 milioni.