«Dispiace constatare come i risultati emersi ieri dalla classifica di Food Insider, “osservatorio sulle mense scolastiche formato da un movimento di persone sensibili al tema”, come si legge nel relativo sito web, sembri dimostrare la propria tendenza a coltivare pregiudizi. Il menù infatti è lo stesso degli scorsi anni; come mai Macerata scende di 14 posizioni?». A dirlo è l’assessore all’Istruzione Katiuscia Cassetta.

«Nonostante abbiamo dato fiducia e massima disponibilità a quello che, ripeto, è un osservatorio formato da un movimento di persone sensibili al tema, e abbiamo confidato nella loro onestà intellettuale, il sospetto c’era sin dal principio – continua la Cassetta -. Tanto che durante l’incontro al quale ho partecipato lo scorso 5 febbraio, dove lo stesso Food Insider chiedeva la presenza di “personalità autorevoli sul piano scientifico o professionale”, è stata negata la presenza dell’assessore Laura Laviano – che è un veterinario, consulente auto controllo e responsabile qualità settore cereali – mentre accettata quella dell’ex assessore all’Istruzione del nostro Comune».

«Nella classifica presentata ieri dall’osservatorio le mense di Macerata scendono dall’11esima alla 25esima posizione e la consigliera Monteverde non ha perso occasione per evidenziare che questo è riferito al modello di riorganizzazione sul quale stiamo lavorando. Lo stesso Food Insider, nella relazione che accompagna la classifica, ha sottolineato il fatto che a Macerata si stiano “chiudendo delle mense” e come questo abbia suscitato “grande disappunto dei genitori” – prosegue l’assessore all’Istruzione -. Peccato però che queste siano insinuazioni dato che è molto difficile pensare che la classifica stilata possa aver preso in considerazione gli ultimi mesi di attività del servizio di refezione scolastica».

«Era il 9 aprile infatti (due giorni prima era partito il nuovo modello di riorganizzazione) quando Food Insider ha richiesto al Comune l’invio del menù delle nostre mense – precisa la Cassetta -. Ed è proprio il menù il parametro sul quale si basa la classifica dell’osservatorio in questione; non è di certo il gradimento dei genitori uno dei criteri di valutazione considerati nel questionario che sottoponeva 12 domande (11 sul menù e una sulla preparazione). Dunque perché la relazione di Food Insider fa riferimento a questo? Per non parlare del fatto che il menù delle nostre mense, anche dopo l’avvio della riorganizzazione, è sempre rimasto lo stesso tanto che abbiamo coinvolto la nutrizionista Renata Alleva per apportare delle modifiche di cui avremo riscontro solo con il nuovo anno scolastico. Ricordiamo inoltre che il 6 febbraio l’Asur ha dato il proprio nullaosta al modello di riorganizzazione evidenziando dubbi, invece, sul menù precedente».

«Ci chiediamo allora come mai questa drastica caduta di Macerata nella classifica quando il menù è lo stesso dello scorso anno? Cosa è cambiato? Forse il colore politico dell’amministrazione che governa la città? – conclude la Cassetta – Dispiace inoltre vedere un consigliere comunale ed ex assessore che, in barba all’onestà intellettuale, strumentalizza tutto ciò facendo finta di non sapere come funziona la classifica quando vi ha partecipato per anni. Se vogliamo credere invece nella buona fede di tale osservatorio allora forse è l’ex assessore all’Istruzione che dovrebbe farsi qualche domanda sul proprio modo di amministrare dato che il menù preso in considerazione è quello che lei ha scelto».