Il Consiglio comunale ha approvato ieri il patto di gemellaggio tra le città di Macerata e Lanciano con l’obiettivo di promuovere reciproche politiche di cooperazione per lo sviluppo culturale, economico, sociale e democratico.

 

“Obiettivo dell’Amministrazione è il rafforzamento del dialogo tra cittadini allo scopo di favorire l’emergere della cittadinanza attiva e partecipativa anche con altri comuni e città – ha commentato il presidente del Consiglio Francesco Luciani -. Un ringraziamento particolare al Consiglio comunale che è stato artefice di questo successo. Grazie al sindaco di Lanciano Filippo Paolini e al Consiglio comunale della città per aver accolto positivamente la volontà di valorizzare e favorire uno scambio di esperienze sotto gli aspetti fieristici, culturali, religiosi e tradizionali che avvicinano Macerata e Lanciano. Grazie ancora al sindaco Parcaroli, a tutta l’Amministrazione e all’assessore Sacchi per aver proposto la delibera in Consiglio”.

 

Macerata, in occasione del 70° anniversario della consacrazione della città alla Madonna della Misericordia, ha voluto ricordare l’originario voto di consacrazione espresso dal Consiglio comunale nella seduta del 15 novembre 1952 a testimonianza del radicamento di valori cristiani e del forte desiderio di pace di tutta la comunità. A Lanciano, si verificò il primo miracolo eucaristico che la chiesa cattolica ricordi e avvenne nell’VIII secolo nella chiesa di San Legonziano dei monaci basiliani. Per Lanciano, come per Macerata, la consacrazione a Maria ha contribuito nei secoli a consolidare i valori cristiani delle due città.

 

Inoltre, Lanciano e Macerata hanno nelle loro reciproche tradizioni un’alta vocazione fieristica in ambito agricolo. A Lanciano, da sessant’anni, si svolge la Fiera Nazionale dell’Agricoltura, il più importante evento del settore. Macerata vanta da 35 anni la Rassegna Agricola del Centro Italia (RACI), che ha rappresentato una vetrina di settore di valenza nazionale che si rivolge agli imprenditori e ai consumatori. I protagonisti della rassegna sono i settori dell’agroalimentare, della filiera corta agricola, dell’agricoltura biologica, delle fattorie didattiche, della zootecnia, della meccanizzazione agricola, del vivaismo.

 

Il 31 agosto, a Lanciano, si svolge ogni anno la Fiera di Sant’Egidio o Festa del Giocattolo – per via della presenza di bancarelle di giocattoli, oggettistica e utensili vari – durante la quale numerosi venditori ambulanti, eredi dei contadini e dei piccoli artigiani di un tempo, vendono piccoli manufatti destinati ai bambini, canestri, dolciumi, oggetti in terracotta come tegamini, salvadanai e le campanelle che hanno finito col diventare il vero simbolo di questa festa. A questo così particolare mercato, la tradizione ha consolidato l’uso di scambiarsi doni tra fidanzati o tra amici e nel tempo l’oggetto più diffuso, simbolo della festa e della città di Lanciano, è divenuta la campanella modellata in varie forme e diversi colori.

 

Ogni anno, in piazza della Libertà a Macerata, nei giorni 30 e 31 agosto, in occasione della festa del Santo Patrono San Giuliano ospitaliere, è presente la bancarella dei fischietti in terracotta, simbolo della manifestazione. Una tradizione che ha origine all’inizio del secolo scorso quando i bambini più poveri ricevevano in regalo dai nonni un fischietto, fatto con i resti della creta che avanzava dai lavori dei “cocciari”, dopo avere realizzato piatti, anfore e brocche da utilizzare in casa. Per anni il fischietto è stato il regalo che i nonni e i genitori facevano ai bambini in occasione della festa del patrono, un oggetto semplice ma dal grande valore affettivo.

 

Di recente inoltre, le scuole civiche di musica delle due città, la “Stefano Scodanibbio” di Macerata e la “Fedele Fenaroli” di Lanciano, hanno firmato un patto di collaborazione.

 

Le due città, il 3 giugno, a Macerata, firmeranno il patto di gemellaggio per sancire il reciproco impegno concreto.