Continua la collaborazione tra l’Amministrazione comunale di Tolentino e Popsophia con “Biumor 2020”, il festival dell’umorismo che torna in autunno a Tolentino.

Sono infatti già state messe a calendario le date del festival, che viaggia su una tre giorni da giovedì 26 a sabato 28 novembre.

La stupidità sarà il tema caldo di questa edizione, che indagherà l’argomento utilizzando il suo mix di linguaggi massmediali, incontri con filosofi, lectio pop e spettacoli filosofico musicali.

Voltaire diceva di rispettare molto la stupidità umana. “È la sola cosa che mi dà un’idea dell’eternità”. La stupidità va allora presa molto sul serio, in considerazione proprio della sua costanza, la sua stabilità.

È su questa corda tesa verso tale stato di torpore che il festival camminerà nella sua nuova edizione tolentinate, con un ricco e coraggioso percorso culturale che aggredisce la questione della presenza della stupidità nei prodotti culturali della società di massa.

Un’ambiguità già esistente nella stessa parola stupidità, che deriva dal latino stupēre, che nel passaggio in italiano ha due significati distinti: “stupito”, persona in una condizione cioè di passività, indotta dallo stupore, e “stupido”, che esprime una condizione duratura di “insufficienza” nel comprendere.

L’arduo compito del festival seguirà vari spunti, dalla legge di Murphy alla stupidità della burocrazia, dalla superstizione agli errori di prospettiva. E non solo.

È innegabile che siamo in una situazione emergenziale – ammette la direttrice artistica di Popsophia, Lucrezia Ercoli -. Il mondo dei social network ci costringe a riflettere sulla stupidità e su una moltitudine di comportamenti stupidi. Con la presenza degli “utonti”, contrazione di utente e tonto, e degli “webeti” che incarnano i peggiori sentimenti della rete. Ma non possiamo relegare la stupidità ad ameno stato di alcuni. È infatti necessario tener conto della componente di stupidità, come di altre categorie di comportamento, che è in ognuno di noi, e da qui cercare di scoprirne le sue origini. “Stupido è chi lo stupido fa”, era il leitmotiv di Tom Hanks nei panni di Forrest Gump. Ma è davvero così?”.

Naturalmente mostre importanti affiancheranno Biumor 2020 e non mancheranno le doverose celebrazioni degli anniversari di Sordi e di Gassman, che Tolentino omaggerà riesumando le figure iconiche della stupidità di alcuni capolavori del cinema italiano.

Per il secondo anno il festival si concentrerà nei luoghi più caratteristici del centro storico. Volontà dei promotori è quella di avviare un processo virtuoso di miglioramento diffuso del tessuto urbano, che nel contempo valorizzi la memoria storica del Museo dell’Umorismo di Palazzo Sangallo.

Sottolinea l’importanza dell’evento il sindaco Giuseppe Pezzanesi: “Alla cultura chiediamo di contribuire alla ripartenza. Per questo riproponiamo con forza Biumor e vogliamo che tutte le iniziative legate al festival dell’umorismo si svolgano nel centro storico. L’edizione 2020 avrà un valore culturale e turistico nazionale e l’Amministrazione continuerà a lavorare nella direzione che i risultati di questi anni ci hanno indicato. La riqualificazione e valorizzazione del centro storico cittadino, ancor più dopo la crisi sanitaria, passa anche attraverso la realizzazione di questi appuntamenti importanti in grado di sviluppare e caratterizzare la nostra splendida cittadina”.

Il vicesindaco Silvia Luconi torna sul ruolo del festival: “Le giornate di Biumor nel centro storico di Tolentino sono un’opportunità incredibile di promozione del territorio. Siamo di fronte ad un evento fortemente voluto da questa Amministrazione. Abbiamo assicurato a Tolentino un appuntamento formidabile per la cultura nazionale. A novembre ci attende una grande occasione di richiamo esterno attraverso un programma spettacolare, che solo Biumor, un’eccellenza tolentinate a livello nazionale, può assicurare”.

Gli spettacoli e le mostre di questa edizione di Biumor offriranno l’occasione per ribadire l’importanza della cultura e dello spettacolo a Tolentino.

Stiamo lavorando per costruire, nelle nuove condizioni di sicurezza e di distanziamento sociale, una risposta organizzativa e culturale di cui andare fieri – dichiara Silvia Tatò, assessore alla cultura -. Le difficoltà sanitarie ci vedono impegnati ancor di più del solito per presentare un programma innovativo, con grandi ospiti e grandi spettacoli musicali dedicati alla filosofia dell’umorismo. Le giornate di Biumor avranno più che mai quest’anno il giusto riscontro di pubblico e di risonanza mediatica, per portare l’attenzione sulla vita culturale della nostra città”.