Il sisma del 2026 ha danneggiato, in parte anche il Castello della Rancia, uno storico monumento che si apre sulla vallata del Chienti e che è uno dei simboli del territorio tolentinate e non solo. Visitato da moltissimi turisti, ospita molti eventi, concerti, manifestazioni e mostre ed è importante sede museale.

Lo storico maniero necessita di ulteriori importanti interventi al fine di migliorarne il comportamento in caso di sisma e per il ripristino completo dell’agibilità e allo stato attuale non risulta inserito in nessuno dei Piani di Ricostruzione delle Opere Pubbliche danneggiate dal sisma approvati con apposite Ordinanze del Commissario Straordinario della Ricostruzione.

Ovviamente la realizzazione di interventi definitivi di miglioramento sismico sul Castello della Rancia comporterebbero la ripresa completa di tutte quelle manifestazioni ed eventi che prima erano ospitate proprio nel Castello e avrebbe una significativa influenza positiva sulla comunità.

In questo contesto, considerato che è possibile accedere al contributo otto per mille dell’IRPEF a diretta gestione statale per l’anno 2020 per diverse tipologie di interventi tra i quali “Conservazione dei beni culturali” e che le risorse derivanti dalle dichiarazioni dei redditi relative agli anni dal 2016 al 2025, e riferite alla categoria “Conservazione dei beni culturali”, sono destinate agli interventi di ricostruzione e di restauro dei beni culturali danneggiati o distrutti a seguito degli eventi sismici verificatisi dal 24 agosto 2016, il Comune di Tolentino aveva provveduto ad acquisire uno specifico progetto per il restauro e il miglioramento sismico del Castello della Rancia.

La Presidenza del Consiglio – Segretario Generale – Dipartimento per il coordinamento amministrativo – Ufficio per la concertazione amministrativa ed il monitoraggio- Servizio per le procedure di utilizzazione dell’otto per mille dell’IRPEF e per gli interventi straordinari sul territorio, ha comunicato l’ammissione parziale al finanziamento, del progetto “Riparazione danno, miglioramento sismico e restauro del Castello della Rancia” e l’inserimento della ripartizione della quota dell’otto per mille dell’IRPEF riferita all’anno 2020.

Essendo stata richiesta una rimodulazione tassativamente rispondente alle osservazioni della commissione tecnica di valutazione, il Sindaco Sclavi e la Giunta hanno approvato, nell’ultima seduta, il progetto di fattibilità tecnico-economica e il relativo quadro tecnico economico rimodulato ed ammontante a complessivi euro 1.239.285,25.

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Ufficio Stampa