Come si ricorderà, lo scorso 31 ottobre a causa delle forti raffiche di vento, i Vigili del Fuoco del distaccamento di Tolentino sono dovuti intervenire sulla facciata della Basilica di San Nicola per mettere in sicurezza la croce posta sull’apice del portale della chiesa che minacciava di cadere e staccarsi a seguito del vento.

Come preannunciato con il miglioramento della situazione meteorologica, i Vigili del Fuoco sono nuovamente intervenuti per effettuare la rimozione della croce, ristabilendo la piena situazione di sicurezza.

Con l’ausilio dell’autoscala, una squadra coordinata dal Comandante provinciale Mauro Capranelli e dal Capo Reparto Elvio Tedeschi, ha effettuato un intervento risolutivo che ha consentito la rimozione della croce che è stata portata a terra e che dopo i lavori di restauro verrà nuovamente posizionata nella sua ubicazione originale, ossia alla sommità della facciata della Basilica.

Da segnalare che nel corso delle operazioni di rimozione si è anche verificata la scossa di terremoto avvertita in gran parte del territorio maceratese e fermano dove è stato registrato l’epicentro.

Voglio ringraziare personalmente – ha detto il Sindaco Mauro Sclavi – e testimoniare la mia stima, di tutta l’Amministrazione comunale e della nostra Comunità, ai Vigili del Fuoco e in particolare al Comandante Capranelli, al Capo Reparto Tedeschi e ai vigili che sono intervenuti per mettere in sicurezza la croce della Basilica di San Nicola. Con la consueta ma sempre encomiabile professionalità e dedizione sono intervenuti per risolvere una situazione che creava non pochi problemi di sicurezza e che riguardava l’antica croce di ferro che sovrasta la facciata della nostra Basilica, già danneggiata dal sisma i cui lavori di restauro inizieranno in tempi brevi.

Inoltre i Vigili del Fuoco sono intervenuti anche al ponte del diavolo per ripulire l’alveo del fiume Chienti da alcuni tronchi di alberi che si erano posizionati di traverso impedendo il regolare deflusso delle acque e quindi potenzialmente molto pericolosi in caso di piogge eccessive o di situazione di piena.

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Ufficio Stampa