Era il 29 giugno del 1944 e Civitanova Marche veniva liberata dal nazifascismo grazie al sacrificio e al valore dei soldati polacchi del Reggimento “Lancieri dei Carpazi” che attraversarono il fiume Chienti. I primi reggimenti furono accolti dai civitanovesi che finalmente raggiungevano la libertà, ma quel giorno fu un giorno molto triste, poiché un giovane militare polacco, di cui non conosciamo il nome,
esplose su una mina tedesca perdendo la vita.
In questa occasione Civitanova non dimentica il tragico lutto ma anche il giorno di liberazione con una giornata di celebrazioni dedicata a questo anniversario così significativo.
Il programma, elaborato dall’Amministrazione comunale insieme alla Presidenza del Consiglio, la presidenza dell’ANPI locale e con la Provincia di Macerata vede un fitto programma che si dipanerà dalla mattina alla sera toccando tutti i luoghi più significativi per evocare quel momento. Presenti tutte le autorità locali, fra cui il vice sindaco, Claudio Morresi, il presidente dell’ANPI, Francesco Peroni, la consigliera
provinciale Laura Sestili, in rappresentanza del Presidente Sandro Parcaroli e tutte le associazioni combattentistiche.
Il programma inizierà a Santa Maria Apparente, sulla riva del fiume Chienti alle 10.30, dove Claudio Morresi deporrà una corona di alloro presso la targa in ricordo del soldato polacco ucciso.
La cerimonia proseguirà a Civitanova Alta, sul ponte di Madonna degli Angeli, alle ore 11, con la deposizione della corona di alloro sulla targa che ricorda il passaggio dei mezzi corazzati delle truppe alleate che poi proseguirono lungo la strada Provinciale per la liberazione dei Comuni limitrofi.
Alle ore 11.30, la mattinata commemorativa terminerà con la deposizione di un’altra corona di alloro presso la lapide della ricorrenza della Liberazione di Civitanova Marche in piazza Gramsci.
Nel pomeriggio, alle ore 19 presso la Chiesa parrocchiale di San Paolo Apostolo, si terrà la Santa Messa in suffragio ai caduti cui seguiranno gli interventi dei rappresentanti del Consolato polacco, delle ANPI locali, del Centro Studi Civitanovesi, dell’Associazione Italo-Polacca Nuova delle Marche e dell’Accademia di Oplologia e Militaria, ovvero lo studio delle armi o della tecnica dell’uso delle armi e delle armature.

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