L’IIS F. Filelfo, in collaborazione con l’IC Don Bosco e l’IC Lucatelli, organizza una mostra relativa al tema della maschera, nata dal lavoro degli studenti che, con la guida di insegnanti e di artisti esperti hanno lavorato dallo scorso anno per confezionare alcune maschere di argilla, ceramica e cartapesta.
Il progetto è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa, presente il Sindaco Mauro Sclavi, dal dirigente scolastico dell’Istituto di Istruzione Superiore “F. Filelfo” Donato Romano, dalle insegnanti Laila Boldorini e Simona Scarpacci, dall’artista Tania Bettucci, da Cristina Giorgetti dell’Istituto Don Bosco e da Milena Mengoni dell’Istituto Lucatelli.
I verbi relativi alla maschera sono Trasumanare, Sfilare, Rappresentare, Dissimulare e Proteggere, a cui saranno dedicate le diverse sezioni della mostra.
Che cos’è la Maschera? È un volto che ricopre il vero volto di chi la indossa generando una nuova identità. Ha origini molto antiche, è un medium di comunicazione tra gli uomini e la divinità, uno strumento che permette di liberarsi delle convenzioni di spazio e di tempo per portarsi in un mondo altro, soprannaturale, mistico. Chi indossa la maschera perde la propria identità per assumere quella del personaggio che vuole rappresentare.
L’etimo di maschera – massa – indica un fantasma nero, fuligginoso, maligno, stregonesco e, dalla locuzione araba di mascharat, si arriva ai concetti di buffonata e burla. Si è giunti probabilmente così ad un processo di assimilazione sia dell’aspetto primordiale di anima cattiva, sia di un aspetto goliardico, festoso.
L’idea della mostra è, pertanto, quella di mostrare i diversi significati simbolici della maschera.
Una sezione, che si terrà nei locali dell’ex-orfanotrofio, sarà dedicata alla maschera come strumento per “trasumanare”, per incontrare una realtà altra, il mondo degli dei o quello dei morti. In questa sezione saranno esposte circa 60 maschere africane e sempre qui ci sarà l’esposizione dei lavori prodotti dalle scuole medie della città.
Un’altra sezione sarà dedicata alla maschera che sfila e che rappresenta la comunità unita contro gli spiriti dell’inverno e dell’infertilità: è il caso delle maschere locali come i Krampus del Trentino o i Mamuthones sardi. Per allestire questo spazio gli studenti hanno prodotto in realtà aumentata una
mostra virtuale. La successiva sezione sarà dedicata alla maschera che rappresenta, quindi alle maschere della commedia dell’arte, a quelle del teatro orientale balinese e giapponese con la collaborazione di Francesco Facciolli. Un’ulteriore sezione è prevista per la maschera sociale, quella che ciascuno di noi indossa per il ruolo che ricopre: questa parte della mostra sarà fotografica. Queste sezioni saranno ospitate alle Grotte di Palazzo Sangallo. Nel foyer del Politeama si terrà, invece, una mostra fotografica, curata dal fotografo Michele Mobili.
Sabato 20 gennaio dalle ore 16.30 alle 18.30 si terrà l’inaugurazione della mostra al Politeama di Tolentino. Roberto Cresti, docente di Storia dell’Arte contemporanea e Storia delle arti del Novecento presso il Dipartimento di Studi Umanistici della Università di Macerata, nonché direttore del Palazzo Ricci di Macerata, terrà una conferenza dal titolo: “Modernità in maschera: Pablo Picasso e il balletto “Parade” (1917).
Sono state organizzate anche ulteriori conferenze legate all’evento:
Giovedì 25 gennaio ore 16.00- 18.00, ex-orfanotrofio Tolentino: “Antonio De Curtis. L’uomo oltre la maschera”. Conferenza su Totò a cura di Virginia Falconetti, antropologa, già assistente alla Cattedra di Sociologia Urbana alla Sapienza di Roma
Mercoledì 31 gennaio ore 16.00-18.00, ex-orfanotrofio Tolentino: “Racconto di una esperienza oltre la maschera”, conferenza di Ada Borgiani regista, scenografa, costruttrice di maschere e burattini.
Venerdì 2 febbraio ore 16.00-18.00, ex-orfanotrofio Tolentino: “La maschera nel teatro italiano del primo Novecento”, conferenza di Pierfrancesco Giannangeli, docente di Storia dello spettacolo all’Accademia di Belle Arti di Macerata ed ospite fisso di Radio Tre Teatro.
Sabato 10 febbraio ore 16.00-18.00, ex-orfanotrofio Tolentino: “Oltre il bizzarro. Storia e funzione delle maschere giapponesi”, conferenza di Marco Meccarelli, docente presso Università di Catania.
Il 17 febbraio, alle 21.15, a conclusione del progetto, si svolgerà la performance teatrale di Francesco Facciolli “Pulcinella e compagnia bella” che concluderà il progetto.