Un accordo tra l’Associazione delle Città della Terra Cruda e la Diputaciòn de Palencia per collaborare nel campo della terra cruda, sui temi dello sviluppo sostenibile e con particolare riferimento all’Agenda ONU 2030, al fine di partecipare congiuntamente ai bandi dell’Unione Europea.
Questo l’obiettivo del protocollo d’intesa che il Comune di Macerata, rappresentato dagli assessori all’Urbanistica Paola Casoni e alle Politiche Sociali Marika Marcolini ha sottoscritto insieme agli altri rappresentanti istituzionali delle Città della Terra cruda la scorsa settimana a Palencia, capoluogo dell’omonima provincia nella regione della Tierra de Campos in Spagna.
“Il processo di internazionalizzazione della città prosegue attraverso tutte le sue identità – commenta il sindaco Romano Carancini – Oggi Macerata è tra le città più importanti d’Europa rispetto alla valorizzazione delle case di terra cruda. Perché in particolare vi è una struttura organica come il borgo riqualificato di Villa Ficana, oggi sede di un ecomuseo, molto importante anche in termini di dimensione che sta dentro la città. Un elementeo che tra l’altro ha costituito una grande sorpresa in ambito internazionale. In questa consapevolezza si inquadra l’intenzione di essere sempre più presenti ai tavoli internazionali e quindi la partecipazione di due nostri assessori all’esperienza in Spagna”.
L’incontro, che si è tenuto dal 12 al 14 dicembre, è stato organizzato e coordinato dall’associazione delle Città della Terra cruda, di cui il Comune di Macerata è socio effettivo, in collaborazione con la Diputaciòn de Palencia (amministrazione provinciale) e finanziato dalla legge 1/2018 della Regione Sardegna per lo sviluppo delle attività dell’associazione e per consentirle l’adesione a reti di partenariato nazionali ed internazionali.
Con l’occasione si è tenuta anche l’annuale assemblea dell’Associazione Città della Terra cruda nella città di Palencia.
“Il meeting castigliano sulle esperienze architettoniche legate alla terra cruda ha visto Macerata e Villa Ficana tra i protagonisti principali – spiega l’assessore Marcolini – Quello che un tempo era come il quartiere più povero della città, è ora, anche a livello internazionale, un simbolo di cultura, rigenerazione urbana e utilizzo creativo degli spazi”.
L’esperienza testimonia l’attenzione rivolta al tema della terra cruda e in particolare dell’edilizia sostenibile dall’amministrazione comunale e fa seguito alla mostra sulle Case Museo in terra cruda e sulla bioedilizia promossi dall’Ecomuseo delle Case di Terra Villa Ficana e patrocinati dai Comuni di Macerata e Treia che si sono svolti lo scorso 23 novembre.
“Il protocollo d’intesa firmato con la provincia di Palencia – così l’assessore Casoni – arricchirà ancora di più l’esperienza dell’associazione internazionale Città della terra cruda, di cui l’Ecomuseo di Villa Ficana è espressione, aprendo a tematiche specifiche su questo tipo di architettura, sensibile alla storia e all’ambiente. Il prossimo obiettivo sarà quello di ampliare questa esperienza a livello di tutto il nostro territorio, mettendo in rete le varie testimonianze di costruzioni in terra cruda, nostro patrimonio di memoria culturale e popolare”.