La prima edizione del “Festival del sociale – Social e” organizzato dall’assessorato ai Servizi sociali del Comune di Macerata, in collaborazione con Avis comunale, Anffas e la cooperativa “Il faro”, va in archivio con un bilancio positivo sia in termini di partecipazione che di obiettivi raggiunti.

L’iniziativa, soprattutto domenica scorsa, ultimo giorno di programmazione, ha fatto dell’inclusione il suo cavallo di battaglia riempiendo i Giardini Diaz e la Terrazza dei Popoli di giovani, famiglie e bambini che hanno partecipato numerosi alle iniziative, ai laboratori organizzati e assistito all’ omaggio a Rino Gaetano, dei “Vili maschi”.

Soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa la esprime l’assessore alle Politiche sociali Francesca D’Alessandro: “Uscire dagli uffici e andare in mezzo alla gente ha dato i suoi frutti – afferma-. Vogliamo, come accaduto nel weekend scorso, mettere al centro le persone e le loro esigenze e non parlare più solo di puro assistenzialismo. Intercettare i bisogni delle persone è importante per trasformare le richieste in atti di sostegno concreto e creare un percorso di promozione, valorizzazione e inclusione, di tutti, nessuno escluso. E questo è accaduto domenica ai Giardini Diaz dove parte della giornata è stata dedicata ad iniziative relative all’autismo, dove le famiglie che vivono sulla propria pelle questa fragilità si sono sentite meno sole. L’approccio è quello di captare opportunità dalle fragilità e uscire dal problema per vederlo e affrontarlo sotto un’altra dimensione e in questo senso la firma del Patto Educativo di Corresponsabilità tra l’Amministrazione comunale di Macerata, la cooperativa sociale Il Faro e i nuclei familiari con bambini che frequentano il Centro Orizzonte è stato un bel traguardo. Un ringraziamento particolare anche all’Unicef e ai volontari di Nati per Leggere per il contributo che hanno dato alla riuscita della manifestazione”.

Un riscontro positivo dunque da parte dei cittadini per il festival del sociale ottenuto grazie alla sinergia tra il Comune e le associazioni coinvolte e il lavoro svolto sa tutto il personale dei Servizi sociali.