Il Comune ha affidato alla nutrizionista Renata Alleva l’incarico di analisi e revisione del menù delle mense scolastiche.
Alla Alleva, nutrizionista e biologa, docente del Master di Agricoltura Biologica e di Scienza della Salute all’Università di Bologna e docente ECM professionali per ABNI e ONB, saranno affidate l’analisi e la revisione del menù delle mense scolastiche del Comune in relazione al progetto di riorganizzazione del servizio di refezione scolastica partito lo scorso 7 aprile; l’obiettivo è di elevare lo standard qualitativo dei pasti serviti nelle mense scolastiche.
«La nutrizionista Alleva è una professionista del settore che si è resa disponibile a collaborare con il Comune per migliorare il servizio delle mense – ha detto l’assessore all’Istruzione Katiuscia Cassetta -. Come avevamo già anticipato, il programma di riorganizzazione prevede non solo la revisione organizzativa del servizio ma anche un forte valore aggiunto che si completa con la previsione di investimenti specifici finalizzati all’implementazione e al miglioramento delle attrezzature da cucina con la destinazione di risorse certe per la formazione del personale che sarà chiamato ad aggiornarsi sulle tecniche di cottura e di produzione dei pasti».
«La Alleva, che è già consulente per altre mense scolastiche e per importanti aziende del Bio, studierà il nostro menù, fermo da molti anni, e lo migliorerà rendendolo maggiormente aderente alle più moderne linee di indirizzo della ristorazione scolastica aumentando la consapevolezza che il cibo oggi può rappresentare una via per stabilire un nuovo equilibrio tra l’uomo e il suo pianeta – ha proseguire l’assessore -. Come molti sapranno, se la popolazione dei paesi industrializzati riuscisse a raddoppiare entro il 2050 i consumi vegetali, oltre a un consumo minore di carne rossa e trasformata, zuccheri e farine raffinate, potremmo riuscire a bloccare il global warming ed eviteremmo importanti malattie e morti premature dovute ad abitudini alimentari scorrette».
«Il nostro obiettivo è rendere consapevoli tutti sull’importanza del cibo, partendo proprio dalle mense, dalle scuole, da una formazione attenta e da una informazione corretta, che tengano presente le diverse necessità in campo, ma sappiano dare il giusto esempio per le future generazioni – ha concluso la Cassetta -; non pensando che solo il BIO possa fare la differenza ma con un approccio completo al tema. Per questo ci siamo rivolti a un’importante professionista con la quale inizieremo un percorso di formazione con i cuochi prima e con i docenti e bambini poi. Inoltre anche l’Università di Macerata farà partire un corso di perfezionamento sul tema “L’alimentazione tra salute della persona e sviluppo sostenibile”».