Con l’estate scatta l’allarme, oltre che per il caldo torrido, anche per il rischio incendi. E’ per questo che il sindaco della Città di San Severino Marche è tornato ad emettere un’Ordinanza, secondo le linee guida dettate dal tavolo tecnico interistituzionale per il monitoraggio del settore antincendio boschivo istituito dalla Prefettura di Macerata, con cui, con particolare riferimento proprio alla pericolosità del periodo, è fatto divieto assoluto di accendere fuochi di ogni genere, fermare o sostare con veicoli a motore sopra alla vegetazione secca, transitare o sostare con autoveicoli su viabilità non asfaltata all’interno di aree boscate, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli ma è anche vietato mantenere la vegetazione infestante e i rifiuti facilmente infiammabili nelle aree esposte agli incendi, specialmente vicino ad abitazioni e fabbricati. Richiamando il codice di Protezione Civile, le raccomandazioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la campagna estiva antincendi boschivi, al fine anche di prevenire gravi pericoli e minacce per l’incolumità pubblica e la sicurezza, il primo cittadino settempedano nella stessa Ordinanza ricorda anche che è vietato gettare fiammiferi, sigarette e mozziconi o qualunque altro oggetto che possa, anche incautamente, alimentare roghi.

Inoltre ai proprietari, agli affittuari e ai conduttori dei campi a coltura cerealicola e foraggera si ricorda che, a conclusione delle operazioni di mietitrebbiatura o sfalcio, si deve realizzare una fascia protettiva tale da assicurare che il fuoco non si propaghi alle aree circostanti e confinanti. Tale fascia protettiva va realizzata entro il 1 luglio.

I proprietari, gli affittuari, i conduttori, i gestori di fondi rustici a riposo ed abbandonati, di aree agricole di qualsiasi natura e loro pertinenze, di aree agricole non coltivate, di are verdi urbane incolte, i proprietari di villette e gli amministratori di stabili con annesse aree di pertinenza, invece, dovranno anch’essi provvedere ad effettuare le necessarie opere di difesa passiva di prevenzione incendio provvedendo alla estirpazione di sterpaglie e cespugli nonché al taglio di siepi vive, di vegetazione e di rami che si protendono sui cigli delle strade. Dovranno essere eliminati, per una fascia di larghezza non inferiore a dieci metri e comunque fino a quanto ritenuto necessario per il rispetto dell’igiene, la sanità e l’incolumità pubblica, le sterpaglie o la vegetazione secca presente in genere in prossimità di strade o di fabbricati e impianti e in prossimità di lotti interclusi e dei confini di proprietà.

In prossimità delle linee ferroviarie questo rischio può peraltro concorrere a ulteriori e più gravi eventi ed è per questo che la Rete Ferroviaria Italiana ha anche chiesto alle amministrazioni locali, tra cui il Comune di San Severino Marche, di attivarsi presso i proprietari di terreni prossimi al confine ferroviario affinché durante il periodo di grave pericolosità si rispetti l’obbligo di tenere scomberi i terreni da covido di grano, erbe secche e da ogni altra materia combustibile fino a 20 metri dallo stesso confine.

I possessori sono tenuti a circoscrivere il fondo coltivato, appena mietuto, con una striscia di terreno solcato dall’aratro e larga non meno di 5 metri che dovrà essere costantemente tenuta priva di seccume vegetale.

E’ inoltre fatto divieto assoluto, ovviamente, di bruciare stoppie e residui vegetali e la vegetazione spontanea su terreni incolti e a riposo.

Prescrizioni generali sono poi previste per le aree boscate, per le attività turistiche e ricettive, per le aziende di stoccaggio e trattamento rifiuti, per la distanza della vegetazione dai fabbricati,

Per chi violerà le disposizioni contenute nell’Ordinanza sono previste sanzioni. L’Amministrazione comunale, inoltre, potrà agire in via sostitutiva e in danno ai proprietari qualora sia accertato che la mancata osservanza dell’Ordinanza possa costituire potenziale pericolo.

Autore
Daniele Pallotta - Ufficio Stampa