Le tartufaie controllate sono tartufaie naturali su fondi interessati da operazioni di miglioria ambientale e di incremento boschivo con la messa a dimora di piante tartufigene.
Per tartufaie coltivate si intendono invece quelle impiantate ex novo in territori a vocazione tartufigena, in cui la produzione di tartufi è conseguente alla diretta coltivazione di piante inoculate e mantenute produttive con idonee cure all’apparato radicale ed epigeo della pianta micorrizata. I corpi fruttiferi ricavati da dette piantagioni sono definiti tartufi coltivati.

Il riconoscimento permette ai titolari o ai conduttori dei fondi la raccolta riservata dei tartufi. Diversamente, la raccolta è libera nei boschi e nei terreni non coltivati. Per poter presentare la domanda, occorre essere titolari o conduttori, singoli o associati o consorziati, di terreni a vocazione tartufigena.