-
I ramai, o calderai marchigiani, tanti anni fa provenivano, per la gran parte, da Force, piccolo centro dell’ascolano. Il calderaio esponeva i propri lavori in fiere e mercati...
Continua... »
-
Carnoà do’ che te tròi, / Natà’ a ccasa tua, se póli, recita un proverbio che in qualche modo ripete il più noto detto Natale con i tuoi, / Pasqua con chi vuoi. Ed è tradizione...
Continua... »
-
Uno dei fatti più notevoli degli ultimi anni in provincia, sotto il profilo culturale e sociale, è stata la riscoperta delle tradizioni popolari, come patrimonio insostituibile, ricchezza da non perdere...
Continua... »
-
In passato i carbonari restavano in montagna per mesi interi. Partivano dal paese per la trasferta al sorgere del sole, con muli carichi. Nella coltivazione dei bosco (macchia), composto per lo più di ornelli, querce e...
Continua... »
-
La Quaresima in passato era rigorosamente rispettata specialmente in ambiente contadino maceratese. Si racconta a tal proposito un’improbabile usanza che ben...
Continua... »
-
Un detto popolare così augura: Carnevà’, bon combagnu / possi vinì’ tre ‘orde l’annu rendendo palese quanto intensa fosse l’aspirazione ad un mutamento...
Continua... »
-
“L’erbe” erano il quotidiano piatto dei poveri e dei contadini perché erano, come la ” ‘nzalata”, di costo quasi nullo e particolarmente gustose, condite con poche gocce del denso olio di...
Continua... »
-
...
Continua... »
-
In passato ad Appignano i cosiddetti “coccià” lavoravano la creta nelle loro botteghe “su pe’ re Casette” e producevano vasi, stoviglie e contenitori di vario genere....
Continua... »
-
Un detto popolare mettendo in evidenza che l’insalata del Maceratese è caratteristica proprio per la sua natura composita recita così: La ‘nzalata non è bbona /se non c’è la grispignòla; / la...
Continua... »